
Madre Mia Fiducia Mia
Il padre rettore commosso dinnanzi alla Sacra Effige della Madonna del Sangue
"Siamo in comunione con Maria e Gesù per un dono di Grazia"

Dopo 63 anni la S.Messa celebrata all'Altare del Miracolo.
Riportiamo il testo integrale della predica che Padre Julita ha tenuto durante la S.Messa del Miracolo celebrata alle 15 in Santuario. La S. Messa delle 15 deriva da una tradizione lunga, fu infatti Papa Pio IX -il Papa dell'Immacolata- a concedere la celebrazione nel pomeriggio della festa. Un gesto di Grazia quello di Pio IX fatto e pensato per permettere ai pellegrini sempre più numerosi di raggiungere il luogo santo, essi provenivano dalle Valli limitrofe tra le quali la Val Grande, la Val d'Ossola e dal vicino Canton Vallese oltre alla Val Vigezzo, custode della tradizione devozionale alla Vergine. Le Messe infatti, fino alla Riforma Liturgica di Pio XII (1954) dovevano essere celebrate prima del mezzogiorno essendo digiuni dalla mezzanotte.
La voce del padre rettore squillava così nel maestoso Santuario il pomeriggio del 29 scorso:
"L'11 marzo scorso Sua Eccellenza il nostro Vescovo Franco Giulio Brambilla davanti a questa immagine miracolosa pregava così: «In quest'ora trepida della malattia, che ci minaccia come un male invisibile, siamo venuti qui davanti a Te per pregarti per tutta la nostra gente».
In questa ora di grazia nella quale ricordiamo che 526 anni in questo luogo preciso aveva inizio una storia di Grazia noi siamo venuti quassù innanzitutto per pregare. Sì, una preghiera di popolo: davanti a me vedo i banchi vuoti, ma in quest'ora sono migliaia le persone che sono davanti a questo trono di Grazia. E allora meditiamo anzitutto sul mistero della Chiesa, mistero di un popolo adunato nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e che ha Maria come Madre.
E allora saluto il popolo dei devoti della Vergine che oggi attraverso VCO Azzurra TV, Videonovara, la pagina Facebook ed il canale Youtube di Passionovara, vivono con noi quest'ora di grazia.
Ci sentiamo in comunione con Gesù e Maria non per nostra scelta, ma per un dono di Grazia e di misericordia. È il battesimo che ci ha inseriti in questo popolo santo e nulla potrà mai strapparci da questa appartenenza.
Con un autore spirituale del nostro tempo, possiamo dire con santo orgoglio: siamo stati afferati da Cristo.
Da tanti anni non si celebrava la Messa del Miracolo a quest'altare; l'altare della Madonna, ma nella grande Basilica, almeno dal 1957. Quest'anno, non per nostra scelta ritorniamo a celebrare su quest'altare. Mi viene spontaneo dire: giriamoci verso la Madonna! Contempliamo quest'icona di Maria e del Mistero che Ella ci presenta. E mi faccio guidare da un Santo della Chiesa di Siria, S. Efrem, che nel IV secolo così scriveva: «Ho guardato stupito Maria che allatta colui che nutre tutti i popoli, ma s'è fatto bimbo. Dimorò nel seno di una fanciulla, colui che di sé riempie il mondo. Una figlia di poveri è diventata madre del Ricchissimo, c'è un fuoco nel seno della Vergine, ma la Vergine non viene bruciata da quella fiamma. Figlio mio ti ho generato, ma sei più antico di me, mio Signore, ti ho portato in seno, ma tu mi reggi in piedi. Ecco sei tutto con me, eppure stai tutto nascosto nel Padre tuo. Tutte le altezze del cielo sono piene della tua maestà, eppure il mio seno non è stato troppo piccolo per te. Siedi sulle mie ginocchia; eppure su di te sta sospeso il mondo...».
In gremio Matris sedet Sapientia Patris!
E la Sapienza del Padre vuole fare di Cristo il Cuore del mondo.
Ma questo popolo santo di battezzati vive la sua chiamata in questo mondo. Cassiodoro scriveva: Ecclesia in hoc mundo posita! Mondo non sono solo le idee, le vicende politiche, le scelte degli uomini, ma sono pure le malattie, le calamità, le tentazioni. L'esperienza cristiana non è esperienza ideale, ma reale e ci sono momenti bui, difficili, come questo che tutta l'umanità sta attraversando.
Ma la Festa della Madonna di Re ci ricorda che lungo i tornanti della storia è presente la Vergine Maria. Sì, si è fatta presenza viva, bagnando la nostra terra con il suo sangue il 29 Aprile 1494!
Sì, assunta alla gloria, accompagna con materno amore il cammino della Chiesa e dell'umanità. E i miracoli e le apparizioni, che costellano tutta la storia, sono una vera prova che Maria è presenza viva ed operante nella vita del popolo cristiano e dell'umanità.
Mi sembra doveroso e vero pregare anche oggi, come ci ha indicato il Vescovo: siamo venuti a pregarti per tutta la nostra gente. In qualche momento serpeggia il pessimismo, la sfiducia; è umano!
Maria conosce il cuore umano e, donna attenta, vigile, premurosa, accompagna i nostri giorni. Maria è madre di tutti; conosce le necessità di ciascuno dei suoi figli soprattutto di chi vive nella solititudine, nell'angoscia e nella prova.Mater desperantium! S. Efrem la chiamava Spes desperantium.
E per questo popolo e per tutti intercede Maria. Lei invochiamo e con lei invochiamo i santi, i santi della porta accanto. Sentiamo e ci affidiamo alla intercessione dei santi che in questi 526 anni si sono succeduti in preghiera in questo luogo santo. Permettete che io abbia a ricordare chi celebrò 100 anni fa; il 29 aprile 1920 celebrava questa Messa il venerabile don Silvio Gallotti da Cannobio. 70 anni fa il servo di Dio Francesco Fasola da Maggiora. Poi una catena mai interrotta di santi sacerdoti tra i quali emerge padre Francesco Maria Franzi, umile servitore di Maria.
Donne e uomini delle nostre terre che ogni anno furono fedeli a questo incontro con la Madonna! Non posso fare nomi per timore d'impoverire questa testimonianza carismatica.
Sì, invochiamo Maria e la comunità dei Santi perché questa terribile epidemia cessi e possiamo ritornare ad una vita serena ed operosa e possiamo di nuovo guardarci in faccia!
A periculis cunctis libera nos semper virgo gloriosa et benedicta!
Re, 29 aprile 2020
S.Messa del Miracolo
Estratto del Messale Romano per la Festa del Miracolo della B.V.M di Re (29 aprile)
Il “Trattato della Vera Devozione a Maria”
Luigi Maria Grignon de Monfort, il Santo di Maria.

L’ opera devozionale che porta l’uomo ad amare la Madre Celeste.
Imitazione di Maria Santissima
L’opera di Alessandro Giuseppe Rouville (Societas Jesu)
Comprendere e imparare per imitare la Madre Celeste nella vita terrena.
Testo gentilmente fornito dalla Parrocchia Santissima Trinità dei Pellegrini, Roma



